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Il genio conteso. Mito e fortuna di Donato Bramante nel suo territorio d’origine. A cura di Massimo Moretti. Testi di: Bonita Cleri, Massimo Moretti, Maria Maddalena Paolini, Agnese Piccardoni, Giancarlo Rosa.

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COD: 9788896815069 Categorie: , ,
Peso1,50 kg
ISBN

Editore

Data di pubblicazione

Fermignano, Centro Studi G. Mazzini, 2014. Cm. 24×17, pp. 350, figg. a col. e in nero n. t., br.

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Descrizione

Il volume ripercorre le vicende della disputa erudita intorno alle origini di Donato Bramante che prese avvio a partire dagli anni trenta del XVII secolo. Protagonisti: Pompeo Lazzari di Casteldurante, convinto assertore dell’appartenenza del celebre architetto alla sua famiglia, e Benedetto Benedetti, al tempo segretario dell’Accademia di San Luca, che gli si conttrappose sostenendo, sulla base di nuovi e diversi argomenti, che in realtà Bramante avesse avuto i suoi natali a Fermignano. Tale disputa si sarebbe protratta con sempre nuove ramificazioni fino al Novecento. Le ricerche contenute in questo volume raccontano la storia del graduale processo di appropriazione dell”uomo illustre’ Bramante da parte di patrie a volte immaginarie, in fasi storiche di disgregazione e riaggregazione delle unità territoriali dell’ex ducato di Urbino: dalla crisi della successione di Francesco Maria II della Rovere a fine Cinquecento, al difficile snodo della devoluzione dei territori rovereschi voluta e realizzata da papa Urbano VIII Barberini, sino agli anni della costruzione dell’identità nazionale nell’Italia post-unitaria. L’indagine censisce le iniziative artistiche e culturali sollecitate dal mito di Bramante nel suo territorio di origine, raccogliendo ed esaminando criticamente testimonianze e documenti in alcuni casi falsificati o creati ex post.

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