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Pittura del Trecento nelle Marche. Approfondimenti e nuovi orizzonti di ricerca. A cura di Bonita Cleri e Mauro Minardi.

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COD: 9788888802978 Categorie: , ,
Peso1,50 kg
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Editore

Data di pubblicazione

Foligno, Editoriale Umbra, 2017. Cm. 24×17, pp. 379, ill. a col. e in nero n. t., br.

Atti del Convegno Internazionale (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, 26-27 ottobre 2016).

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Descrizione

All’interno di questo volume, incentrato sul riesame di alcuni temi della pittura marchigiana del Trecento, si è inteso riunire un gruppo di interventi che desse voce ai diversi influssi figurativi grazie ai quali la regione può fregiarsi del titolo di Marche: un contesto poliglotta, con la conseguente difficoltà di spiegare, almeno per il periodo che ci interessa, che cosa si intenda oggettivamente con l’attributo marchigiano. Visitate da artisti senesi, fiorentini, aretini, riminesi, umbri, veneziani, abruzzesi – o almeno tali secondo le moderne ripartizioni amministrative -, le Marche trecentesche non furono da meno rispetto ad altri contesti geografici nella disseminazione, per lo più nelle chiese degli ordini mendicanti, di tavole d’altare e croci dipinte, nella produzione di altaroli e tavolette destinati alla devozione personale, nell’impaginazione di vasti cicli di affreschi: in questa copiosa produzione concorse l’attività di botteghe specializzate, operose, come è noto, a cavallo delle limitrofe aree umbre, abruzzesi, riminesi e toscane. Soltanto il fenomeno delle dispersioni ha privato in parte il territorio di un patrimonio in sé ricchissimo, depauperato oltretutto dalle conseguenze degli eventi sismici dell’ottobre 2016.

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