Descrizione
Dagli anni cinquanta Valentino Garavani comincia a creare abiti rossi che realizzano, con la loro identificazione di un colore con la sua forma, la dinamica vitalità del mondo nuovo, rinnovando eleganza e spigliatezza: le sue creazioni in rosso sono, per la loro evidenza sintetica, individuale e sociale, segnali-guida che connotano la svolta della storia e le attribuiscono la leggibilità epocale: si chiama stile, metodo sottile e radioso di segnare il tempo storico.
Questa mostra, con cui viene inaugurata la Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti a Roma (Palazzo Mignanelli 23), e il suo prezioso catalogo seguono la fenomenologia del rosso in pittura e, simultaneamente, i rossi di Valentino: un certo rosso che diviene indistinguibile dalle sue forme, tanto da affermare il termine «rosso Valentino» oltre il campo della moda, conquistando la sua definizione al di fuori del campo specifico dell’abbigliamento, della produzione, della pubblicità, trovando spazio in quello universale dei significati. Saranno esposte, tra gli altri, opere di Francis Bacon, Basquiat, Louise Bourgeois, Damien Hirst, Joseph Kosuth, Pablo Picasso, Mark Rothko, Andy Warhol dedicate o indissolubilmente legate al «rosso Valentino».