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Il Nettuno architetto delle acque. Bologna. L’acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento. A cura di Emanuela Ferretti e Francesco Ceccarelli.

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COD: 9788869232992 Categorie: , , ,
Peso1,50 kg
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Data di pubblicazione

Bologna, Bononia University Press, 2018. Cm. 27×23, pp. 208, figg. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra tenutasi a Bologna nel 2018.

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Descrizione

La mostra Il Nettuno architetto delle acque. Bologna. L’acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento, narra uno dei capitoli più affascinanti della storia della città, quello della costruzione del sistema delle fontane pubbliche negli anni del rinnovamento del centro cittadino da parte di papa Pio IV.
La fontana del Nettuno di Bologna è infatti il monumento iconico che conclude, con regale magnificenza, una straordinaria stagione di interventi architettonici e idraulici di grandiosa portata, che ancora oggi qualificano l’area centrale della città e i suoi spazi pubblici. Costruita al vertice di un disegno urbano unitario attuato dal vice legato pontificio Pier Donato Cesi, ne è il riferimento simbolico per eccellenza.
La sua viva architettura d’acqua corrente, il cui recente restauro ha finalmente permesso di apprezzarne tutta la valenza estetica, riassume però una storia idraulica più complessa e segreta, quella del reticolo di acquedotti, canali e condotte che disegnano la città sotterranea, contribuendo a delineare un paesaggio tanto invisibile quanto sorprendente. L’invenzione di Bologna, città delle acque, trova pertanto in questi progetti cinquecenteschi un suo solido fondamento e questa mostra ne vuole dare conto diffusamente attraverso l’esposizione di opere, documenti e materiali selezionati per illustrarne la genesi progettuale e gli sviluppi.
Per comprendere il sistema rinascimentale delle acque del Nettuno bisogna pertanto viaggiare ancor più a ritroso nel tempo, riallacciandosi al medioevo e all’antichità romana. L’itinerario parte dalla costruzione dell’acquedotto augusteo di Bononia e si sviluppa poi nel cantiere della città medievale, potenziato dal fitto reticolo di vie d’acqua derivate dai canali di Savena e di Reno, a loro volta regolati da chiuse monumentali a tutt’oggi pienamente funzionanti.
L’intreccio fra scienza, tecnologia e cultura delle acque rivela un paesaggio urbano ancora poco esplorato e senz’altro inaspettato per chiunque sia interessato a leggere la città e la sua architettura in una prospettiva storica.arte

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