Descrizione
Con questo libro viene per la prima volta individuata una chiave interpretativa forte dell’opera pichiana, quasi inaccessibile, al di là dell’Orazione sulla dignità dell’uomo, nella sua sconfinata sconcertante erudizione. Tale chiave interpretativa pone al centro delle riflessione del Conte della Mirandola l’intreccio tra mito, magia e qabbalah: i tre gradini più alti della scala sapienziale da lui disegnata. Dal Bacio al Vino, passando per Bacco, Muse e Veneri, il volume è organizzato come un dizionario, per lemmi, e a ogni voce corrisponde una selezione di brani di Pico sul tema. In un commento apposito si offre poi un’analisi del Pico visivo, ovvero del rapporto tra le idee del Conte e alcuni capolavori dell’arte quattrocentesca.