Descrizione
Grazie al fortunato ritrovamento effettuato dagli autori di circa cinquanta lettere inedite spedite a Giovan Battista Ricciardi – sincero amico del Rosa ed esponente di spicco degli intellettuali dello studio pisano al tempo di Galileo – da amici del pittore in un arco di tempo compreso fra il 1640 e il 1675, è stato possibile integrare e correggere numerose notizie documentarie circa l’attività delle due personalità e del Rosa in particolare, a Firenze, a Pisa e poi a Roma.